Il quadruplicamento della linea ferroviaria dal confine del Brennero fino a Verona è un progetto molto costoso, portatore di gravi impatti sull’ambiente e la salute degli abitanti nelle valli dell’Isarco e dell’Adige, inutile rispetto agli obiettivi dichiarati.
La controinformazione su questo progetto ha preso avvio in maniera strutturata fin dal 2006, ha attraversato fasi ed assetti differenti, è diventata una parte organica dei movimenti di opposizione, è maturata nel tempo fino a diventare strumento capace di smontare una per una le tesi dei promotori.
La rinnovata aggressività con cui negli ultimi due anni il progetto cerca di avanzare nei territori interessati dagli accessi Sud alla galleria di base del Brennero richiede di aumentare l’impegno per contrastarlo anche sul piano della sua credibilità.
In un periodo come questo – caratterizzato da gravi mutamenti climatici, danni ambientali non reversibili e impoverimento sistematico dei popoli – è intollerabile veder impegnate somme ingenti per iniziative insensate, che promettono di incidere gravemente su beni comuni tra i più preziosi (la salute, il diritto ai servizi pubblici, le risorse idriche, il territorio libero da insediamenti), distogliendole dagli impieghi pubblici più necessari.
Queste sono le ragioni che ci hanno portato a mettere in rete uno strumento di controinformazione e di analisi che si occupi delle criticità che il progetto produce.
Cercheremo di mantenere i contenuti di questo blog aggiornati quanto possibile. Le categorie di documentazione che abbiamo previsto saranno integrate gradualmente di dati.
Nella preparazione dei nostri lavori non impieghiamo strumenti di intelligenza artificiale, ad esclusione delle rare volte in cui ricorriamo a traduttori on line per convertire in italiano testi dall’inglese o dal tedesco.
Da chi utilizza il blog ci aspettiamo proposte di miglioramento e contributi concreti come articoli, dati e fotografie.
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Dal 20.11.2023 la redazione del blog è composta da: Elio Bonfanti, Claudio Campedelli, Gianfranco Poliandri.