Sabato 9 novembre è stata una riuscita giornata di mobilitazione popolare contro la discarica sul torrente Vanoi, sito in cui vengono conferiti i materiali inquinati della Circonvallazione TAV di Trento.
Circa 150 persone hanno camminato dal paese di Canal San Bovo fino al luogo in cui sorge la discarica per poi concludere la marcia sotto al Municipio del paese.
I manifestanti hanno potuto rendersi conto con i loro occhi delle dimensioni fuori scala e dell’impatto fuori contesto dell’intervento: una collina di detriti (destinata a quintuplicarsi secondo quanto progettato) che incombe su uno degli ultimi corsi d’acqua incontaminati del Trentino, affluente del Cismon e quindi del Brenta in Veneto.
Fra i partecipanti alla marcia, non solo persone provenienti da tutta la valle del Vanoi ma anche comitati per la difesa delle acque e gruppi di solidali dal Veneto, già in mobilitazione contro la devastazione della diga del Vanoi.
Eravamo presenti anche noi No Tav, una nutrita e apprezzata delegazione, a riportare come questo scempio ambientale sia parte del progetto della Circonvallazione TAV di Trento, dal momento che i materiali depositati provengono proprio dai cantieri nelle aree inquinate di Trento Nord, ricordando così che il progetto TAV in Trentino non comporta solo un inutile spreco di risorse, ma anche una devastazione territoriale che colpisce tutta la Provincia e oltre, dalle città alle valli.
Diversi gli interventi di residenti, attivisti e consiglieri dissidenti della Provincia di Trento e della Regione Veneto che si sono susseguiti durante la giornata.
Tutti hanno sottolineato la sfiducia nei confronti di una politica ed una amministrazione locale che continua a negare l’evidenza, fornendo false rassicurazioni alla popolazione circa la salubrità dei conferimenti (che invece contengono idrocarburi policiclici aromatici e altre sostanze cancerogene). E’ stata inoltre denunciata la logica di fondo che penalizza le montagne e le periferie del territorio per gli interessi economici di pochi estrattori di profitto.
Comune l’appello a non fermarsi e a rilanciare l’opposizione dal basso alla discarica del Vanoi e alle distruzioni ambientali di cui è conseguenza ed emblema, stringendo legami e reti solidali tra i diversi territori coinvolti nel Vanoi, a Trento e nella Valle dell’Adige, così come nei territori veneti attraversati dal Brenta.
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