Il problema del traffico merci sull’asse del Brennero

Le analisi critiche della questione del traffico merci lungo l’asse del Brennero sono un punto di forza storico dei movimenti No TAV dell’Alto Adige e del Trentino. Questa sintesi, nella versione agggiornata a metà dicembre 2025, dimostra che la galleria di base e il quadruplicamento della ferrovia del Brennero  – opere ambientalmente insostenibili, enormemente costose, di difficile realizzazione e rifiutate da buona parte delle popolazioni residenti nelle valli dell’Isarco e dell’Adige – sono comunque intrinsecamente inutili perché non rispondono al principale  obiettivo dichiarato, il trasferimento modale delle merci dalla gomma alla rotaia.

Questo ultimo aggiornamento è integrato: a) con il calcolo dei pedaggi di autocarri pesanti sulle autostrade di valico A13 e A22 a dicembre2025; b) con i dati di iMonitraf!, Annual Report 2024, secondo cui nel 2023 il traffico merci al Brennero è diminuito rispetto agli anni precedenti, e con una anticipazione dei dati non consolidati del 2024, di identico significato; c) con un quadro sintetico sui contrastati interventi in Germania per potenziare l’accesso ferroviario Nord al Brennero; d) con qualche elemento proveniente  dal bando di gara per il rinnovo della concessione per la A22, che annuncia scelte per provare ad attirare ancora più traffico merci sull’autostrada; e) con una conferma della grande percentuale di traffico stradale merci deviato sull’asse del Brenneo (studio austriaco del giugno 2023); f) con nuovi dati che attribuiscono ancora più fondamento alla nostra stima sulla grande capacità attuale di trasporto merci della ferrovia esistente.

2025-12-17 Questione traffico merci su asse del Brennero